Salabhasana è una parola composta, asana come sempre indica il termine posizione, mentre la parola salabha vuol dire cavalletta o locusta. Quindi questa frase può essere tradotta come posizione della cavalletta o posizione della locusta.
Questa posizione dell’Hatha Yoga ha un significato simbolico, infatti deriva dall’osservazione della natura da parte degli antichi maestri di Yoga. Secondo loro, le cavallette e locuste simboleggiavano la possibilità di riuscire a fare un salto all’interno dei misteri della vita, senza paura con un semplice salto di fede. La cavalletta infatti può andare e salta solo in avanti, né indietro né di lato. Allo stesso modo anche noi possiamo fare solo un passo in avanti nelle nostre vite.
La pratica di questa posizione permette al praticante di connettere il proprio spirito, liberandosi dalle preoccupazioni per il futuro, dalle paure, e dal buio che sembra dipanarsi dinanzi a noi.
Salabhasana: come si fa?
Salabhasana è una posizione che dev’essere eseguita da coloro che hanno un’esperienza intermedia o avanzata, in quanto è necessario avere una schiena abbastanza mobile e un buon equilibrio. Se non hai mai eseguito quest’asana da solo allora devi farla la prima volta con un maestro che ti possa aiutare ad arrivare a questo livello.
In ogni caso, per fare Salabhasana è necessario posizione una coperta ripiegata o un cuscino nel punto di appoggio del bacino, questa è un’indicazione da seguire nel momento in cui lo si fa per le prime volte. In quanto il contatto con il pavimento potrebbe essere troppo dura come base di appoggio.
All’inizio forse non riuscirai a mantenere la posizione a lungo, ma con la pratica costante si riuscirà a mantenere la posizione sempre per più tempo.
Adesso che ti sei preparato per eseguire la posizione, distenditi a pancia in giù sul tappetino, adesso distendi le braccia lungo il corpo mantenendo i palmi delle mani rivolte verso il basso. Le spalle e il mento devono essere ben poggiate per terra, ora che ti sei posizionato puoi iniziare a sollevare entrambe le gambe dal tappetino, mentre sostieni il peso con il corpo mediante le braccia e il torace. Ora solleva le gambe e tienile dritte, ora man mano scendi le gambe a terra spostando il peso del corpo sino a puntare i piedi sul pavimento.
Arrivata a questa posizione, devi cercare di rilassare i muscoli che non utilizzi, e invece utilizzare la forza di quelli che sono principalmente coinvolti. Bilancia lo sforza e cerca di respirare con la massima tranquillità. Adesso per uscire dalla posizione abbassa nuovamente le gambe e falle toccare a terra, e infine riporta le mani vicino al torace con i palmi rivolti verso l’alto.
Quali sono i benefici di Salabhasana
Come ogni posizione anche Salabhasana presenta innumerevoli benefici per il corpo e l’organismo. I benefici di quest’asana si possono trovare negli antichi libri dedicati all’Hatha Yoga e si riversano sia sulla mente sia sul corpo.
Gli effetti benefici di Salabhasana, permettono di:
migliorare efficacemente la flessibilità della colonna vertebrale e dare sollievo a chi soffre di mal di schiena
tonificare i muscoli sia delle gambe sia quelli della zona lombare
migliorare la circolazione del flusso sanguigno sia al livello della schiena sia della zona pelvica. In questo modo è possibile migliorare anche la funzione della vescica, del fegato e del pancreas.
rinforzare i polmoni
migliorare la stimolazione degli organi sessuali compresi le ovaie e la prostata
evitare gli attacchi di sciatalgia e riuscire a tonificare il nervo sciatico
Migliora la vitalità sessuale
Si può migliorare il proprio stato psicofisico e la fiducia in se stessi
Seguendo questa posizione, secondo i libri dell’Hatha Yoga puoi attivare l’energia a tre livelli differenti ossia: immaginazione, vitalità sessuale e creatività.
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Sirasana è una posizione molto nota nel mondo dello Yoga, spesso questa viene impiegata anche come immagine di copertina per i libri, e per altri testi che trattano di questa disciplina. Da tempo quest’asana è stata considerata un simbolo proprio dell’Hatha Yoga.
La traduzione di quest’asana deriva dal sanscrito sirsa o shirsa che significa testa, per questo motivo viene tradotta come la posizione della testa. Nonostante, sia una posizione molto conosciuta questa non è menzionata in nessuno dei testi principali come: Gheranda Samhita, Shiva Samhita e Hatha Yoga Pradipika.
Questo potrebbe sembrare strano ma molto probabilmente, la mancanza della descrizione nei libri degli Hatha Yoga molto probabilmente diviene dalla difficoltà della posizione, e dalla necessità di doverla eseguire almeno le prime volte con la supervisione di un maestro. Quindi è probabile che non sia stata inserita nei testi scritti perché veniva tramandata per via orale.
Come eseguire Sirsasana
Sirsasana è una posizione per praticanti intermedi ed esperti, quindi questa dev’essere eseguita assolutamente sotto la guida di un maestro esperto.
Prima di iniziare a effettuare questa posizione devi creare una base d’appoggio, quindi fai questa posizione con un specifico tappetino di yoga, magari leggermente più spesso del solito. Inoltre, la base del pavimento dev’essere stabile né dura né scivolosa.
Per iniziare a eseguire questa posizione devi innanzi sederti in Vajrasana dopo di ché puoi chinarti in avanti dopo di ché devi appoggiare i gomiti a terra sotto le spalle, e poi le braccia dovranno essere poste perpendicolari al pavimento.
Ora tieni i gomiti fermi, infine forma un triangolo con gli avambracci e poi intreccia le dita delle mani a forma di coppa e i pollici posti verso l’alto. Questo triangolo formato con le braccia e le mani ti permetterà successivamente di mantenere la testa ferma e l’intera posizione.
Adesso posiziona la testa e ponila dinanzi alle mani, in modo tale che le dita posteriori accolgano la parte posteriore della testa sopra la nuca. L’area della testa dev’essere a contatto con le mani e dev’essere mantenuta con queste mantenendo la nuca e la fronte. Adesso che hai appoggiato la testa, devi sistemare le mani in modo tale che queste possano sostenere al massimo la parte posteriore della testa.
Ora devi allungare le gambe verso il retro e poi appoggiare a terra le dita dei piedi, in questo modo puoi trovare l’equilibrio che ti servirà nel momento in cui devi alzare le gambe. Una volta distese le gambe creando un angolo, devi man mano avvicinarle alla testa, sino a quando la schiena non assumerà una posizione verticale.
Adesso, solleva le gambe e cerca di distenderle man mano trasferendo il peso del corpo sulle braccia e sulla testa, mantenendo le gambe e la schiena dritta in equilibrio.
Quali sono i benefici di Sirsasana
La pratica di questa posizione può portare diversi benefici al corpo, e all’organismo, oltre che da punto di vista mentale e spirituale.
I principali benefici di quest’asana permettono di:
Favorire la circolazione del sangue e farlo affluire correttamente al cervello
Ossigenare le cellule celebrali migliorando così la concentrazione e la memoria
Rinforzare i vasi celebrali e aumentando la loro elasticità
Rivitalizzare i centri nervosi
Migliora eventuali disfunzioni sessuali e tonifica la ghiandola pituitaria
Permette di migliorare le condizioni della vista, della pelle e dei capelli
Migliora il ritorno del sangue venoso alle gambe e poi verso il cuore
Permette di migliorare l’energia dell’organismo, sessuale e tellurica
Aiuta a prepararsi alla meditazione
Tutti questi benefici possono essere ottenuti grazie alla pratica costante di quest’asana. Non solo, bisogna effettuarla in modo corretto e dopo un percorso di allenamento mirato al raggiungimento della posizione.
Kapotasana o la posa del piccione deriva appunto dalla parola in sanscrito kapota che significa piccione. La posizione assunta durante quest’asana è graziosa e per sembra ricordare la forma panciuta dell’uccello, per questo motivo viene chiamata con questo nome.
Quest’asana permette di migliorare l’energia della mente e l’agevolezza della spina dorsale sulla schiena. Questa posizione è ricchissima di vantaggi ecco perché viene spesso praticata all’interno di una lezione di Yoga. Come la maggior parte delle posizioni Yoga si consiglia comunque di non mangiare subito prima della lezione, anzi sarebbe meglio aver digerito da almeno tre ore.
Per questo motivo spesso si consiglia di praticare Yoga al mattino, oppure la sera prima di cenare. In questo modo il vostro corpo sarà in grado di riuscire anche a bruciare meglio le calorie della cena, oppure quelle della colazione.
Come fare Kapotasana
Mettiti con le ginocchia a terra mentre tieni il busto e le braccia elevate. Adesso man mano devi scendere con le braccia e la schiena verso il basso. Questo movimento dev’essere fatto lentamente, perché al contempo devi cercare di stabilizzare al meglio la parte bassa della schiena e quella del coccige. Man mano che scendi inspira, mantenendo le braccia vicino alle orecchie.
Una volta che scendi completamente con la schiena, se riesci dovresti porre il capo a terra mentre le braccia andranno a creare un angolo di 90 gradi sino a raggiungere i piedi. Quindi ponete le mani intorno alla pianta del piede. Adesso espirate e mantenete la posizione per un minuto. Dopo di ché per chiudere la posizione alza prima le braccia e poi man mano la schiena sino a tornare nella posizione iniziale.
Quest’asana naturalmente prevede una buona mobilità nella schiena e non devi sentire alcun dolore alle spalle oppure alla colonna vertebrale. Se senti dolore, torna nella posizione iniziale. Se invece senti una normale sensazione come una leggera puntura allora puoi continuare lentamente a raggiungere la posizione, sempre se sorvegliati da qualcuno che possa assicurarsi che questa venga effettuata correttamente. Si sconsigli di praticare questa asana a chi soffre di problemi gravi alla schiena o lesioni.
Consigli per principianti
Se sei un principiante, è possibile utilizzare il supporto di un muro per ottenere questa posizione a destra. Premere le piante dei piedi alla parete, e usare la testa per afferrare le mani, appoggiarsi dolcemente all’indietro. Poi posto la tua corona sul muro e spingere gli avambracci contro di essa. Questo renderà la pratica molto più facile.
I benefici di Kapotasana
Kapotasana è una posizione che permette di ottenere innumerevoli benefici. Per questo, come abbiamo accennato all’inizio questa è un’asana spesso inserita all’interno delle lezioni di yoga di livello intermedio o avanzato. I benefici che puoi ottenere praticando Kapotasana, sono diversi:
Innanzi tutto, è possibile riuscire ad aumentare al massimo l’elasticità della schiena, delle cosce, dei polpacci, delle spalle, mani e braccia.
Permette di allungare le articolazioni delle gambe e di rinforzare i muscoli
Praticare quest’asana con una certa frequenza permette anche di tonificare i muscoli, non solo agisce positivamente sugli organi interni della gabbia toracica, sull’addome e sul torace vero e proprio.
questo esercizio permette anche di migliorare la circolazione sanguigna nel corpo e di migliorare il funzionamento dell’organo digestivo.
riduce la pressione sanguigna e riesce quindi è ideale per chi soffre di ipertensione
Rende i polmoni più forti e permette di ridurre i problemi alla sciatica
A livello mentale permette di calmare i nervi e lo stress, di rilassare il corpo e far diminuire l’ansia
Agendo sul sistema digestivo è possibile anche trattare al meglio i disturbi urinari
Attiva il sistema nervoso e permette di aumentare l’assunzione di ossigeno al cervello
Infine, aiuta coloro che soffrono di disturbi di minzione frequente
Tutti questi vantaggi, si ottengono naturalmente grazie all’azione dei diversi esercizi di Yoga e sopratutto se si praticano gli esercizi con costanza.
Michele ha iniziato a praticare Yoga nel ’98 durante il suo primo viaggio in India. Ha poi continuato a viaggiare e praticare diversi stili con diversi insegnanti in varie parti del Mondo.
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