L’uomo e’ da sempre interessato a scoprire e sperimentare la verita’ su se stesso e a svelare il mistero della vita. I VEDA sostengono che una volta afferrata, realizzata, sentita nel cuore, allora tutti i dubbi spariranno.
La scienza del RAJA YOGA propone di dare all’umanita’ un metodo per raggiungere la verita’, in maniera pratica e scientifica.
Per prima cosa, ogni scienza deve avere il suo proprio metodo investigativo.
Se si desidera diventare un astronomo, il solo desiderio e’ insufficiente, un determinato metodo va ovviamente seguito. Ad un certo punto bisogna renderlo pratico, le stelle ed i pianeti vanno ad esempio studiati, e’ necessario andare in un osservatorio, prendere un telescopio, e diventare cosi’ astronomi.
Potremmo predicare centinaia di sermoni, ma non serviranno a formare uomini spirituali, fino a che il metodo non verra’ effettivamente praticato.
“All’inizio si osservano i fatti, poi si generalizza, e poi si traggono le conclusioni o i principi.”
La conoscenza della mente, della natura interna dell’uomo, del pensiero, non potra’ mai essere compresa finché non avremo prima ottenuto il potere di osservare i fatti che sono in corso all’interno di noi stessi.
La scienza del RAJA YOGA, si propone di offrire gli strumenti per osservare gli stati interni.
La potenza dell’osservazione, quando propriamente guidata e diretta verso il mondo interno, analizzera’ la mente e illuminera’ per noi i fatti.
I poteri della mente sono come raggi di luce dissipati, che quando vengono concentrati illuminano. Questo e’ il nostro unico mezzo di conoscenza.
Sin da quando eravamo bambini ci e’ stato insegnato solo a prestare attenzione alle cose esterne, ma mai a quelle interne. Quindi moltissimi di noi hanno quasi perso completamente la facolta’ di osservare i meccanismi interni.
Portare la mente a rivolgersi nuovamente verso l’interno ed impedire che vada continuamente fuori senza controllo, è un lavoro molto duro.
Dobbiamo concentrare tutti i suoi poteri e riportare la mente a focalizzarsi su se stessa, in modo che possa analizzarsi e tornare a conoscere la propria vera natura.
Questo è l’unico modo per farlo.
“Quale e’ il vantaggio di tale conoscenza?…. Il vantaggio e’ che ci togliera’ tutta la miseria e l’infelicita’.”
Analizzando la mente, l’uomo arriva faccia a faccia alla sua vera essenza, alla sua vera natura, eterna, pura e perfetta, che non è mai stata distrutta e mai si distruggera’.
Tutta la miseria deriva dalla paura e dai desideri insoddisfatti.
L’uomo scoprira’ che non puo’ morire e non avra’ piu’ paura della morte.
Quando realizzera’ che e’ perfetto, non avra’ piu’ futili desideri a renderlo infelice.
C’e’ un solo metodo per ottenere questa conoscenza ed e’ chiamato concentrazione.
Proprio come il chimico che nel suo laboratorio si concentra e analizza con tutte le sue energie mentali la materia per scoprirne i segreti.
Il mondo e’ pronto a rivelare i suoi segreti se solo sappiamo come bussare alla porta e la forza nel bussare alla porta arriva per mezzo della concentrazione.
Non c’e’ limite alla potenza della mente umana.
Piu’ concentrazione abbiamo e piu’ potenza viene esercitata su di un unico punto, questo e’ il segreto.
E’ facile concentrare la mente su oggetti esterni, essa va infatti naturalmente verso l’esterno, ma non è così nel caso della spiritualita’, o della psicologia, o metafisica dove il soggetto e l’oggetto sono uno.
L’oggetto è interno, la mente stessa è l’oggetto, ed è necessario studiare la mente stessa, ovvero la mente che studia la mente.
Questo e’ cosa il RAJA YOGA si impegna ad insegnare.
Il goal di tutti gli insegnamenti e’ di come riuscire a concentrare la mente, per poi successivamente cercare di raggiungere e scoprire le rientranze piu’ interne, il contenuto piu’ profondo, e ricavarne una nostra propria conclusione.
Ogni essere umano ha il diritto di chiedersi le ragioni, il perche’, e di avere le sue risposte, date da se stesso per se stesso, se si prende davvero l’incarico.
Finora abbiamo visto che nello studio del RAJA YOGA ne’ fede o credenze sono richieste.
Ci insegna infatti a non credete a niente fino a che non lo si scopre con la diretta esperienza.
La verita’ non richiede sostegni per esistere.
Lo studio del RAJA YOGA richiede molto tempo e pratica costante.
Una parte di questa pratica e’ fisica, ma principalmente e’ mentale. Con l’avanzare della comprensione dovremmo realizzare quanto in realta’ la mente sia intimamente connessa con il corpo.
Se capiamo che la mente e’ la vera parte del corpo e che il corpo è semplicemente una estensione materiale della mente, e che la mente agisce sul corpo, e’ ovvio che il corpo deve reagire al volere della mente.
Se il corpo sta male allora anche la mente sta male e viceversa. Quando la persona e’ arrabbiata la mente diventa disturbata. Allo stesso modo quando la mente e’ disturbata il corpo anche lo diventa.
Nella maggior parte degli esseri umani pero’, la mente è notevolmente sotto il controllo del corpo e quindi non tanto sviluppata.
La gran parte dell’umanità è di poco diversa dagli animali e in moltissimi casi la forza di controllo in loro e’ di poco superiore a quella degli animali inferiori.
“Abbiamo poco controllo sulla mente.”
Pertanto, per aumentare e portare quella autorita’ di decisione oltre i desideri dei sensi, per ottenere quel controllo sul corpo e poi estenderlo fino alla mente, dobbiamo prendere un aiuto iniziale attraverso il lavoro fisico.
Quando il corpo è sufficientemente controllato, possiamo tentare la manipolazione della mente.
Con la manipolazione della mente, saremo in grado di portarla sotto il nostro controllo, farla funzionare come piu’ ci piace, e costringerla a concentrare i propri poteri come noi desideriamo.
Secondo il RAJA YOGA il mondo esterno e’ la forma grossolana di quello interno, ovvero del mondo sottile.
La parte sottile è la causa, mentre la parte grossolana l’effetto.
“L’uomo che ha scoperto ed imparato a manipolare le forze interne otterra’ il controllo sulla natura delle cose.”
Lo Yogi propone a se stesso non meno che il compito di padroneggiare l’intero universo, per controllare tutta la natura.
Vuole arrivare al punto dove le leggi della natura non avranno piu’ influenze su di lui, e sara’ capace di oltrepassarle.
Il progresso e la civilizzazione dell’essere umano stanno semplicemente a significare l’ottenimento di questo controllo.
Il fine e lo scopo di tutte le scienze e’ di trovare l’unita’. Il RAJA YOGA si propone di farlo iniziando dal mondo interno, cioe’ dallo studio interno della natura delle cose, e attraverso questo, di controllarli entrambi.
E’ un tentativo molto vecchio per l’uomo.
In india e’ sempre stato uno scopo importante, ma anche in altri luoghi del mondo. Possiamo prendere l’esempio dei mistici e persone che sono state perseguitate per questo motivo e che hanno perso la vita anche bruciati vivi come streghe e stregoni.
Anche in India questa conoscenza e’ finita nelle mani di persone sbagliate che ne hanno distrutto il 90% e che hanno provato a farlo diventare il loro grande segreto.
Tutto cio’ che e’ misterioso e segreto nel sistema dello YOGA dovrebbe essere rifiutato di colpo.
” La migliore guida nella vita e’ la forza.”
Nella spiritualita’, come in tutte le altre materie, tutto ciò che indebolisce va scartato e non deve avere nulla a che fare con noi.
“I venditori di misteri indeboliscono le menti delle persone!.”
Dal tempo in cui fu sviluppato piu’ di 4000 anni fa, lo Yoga e’ stato perfettamente delineato, impostato e insegnato in India.
Si tratta di un fatto sorprendente che piu’ il commentatore e’ moderno e maggiori sono gli errori che si trovano nello spiegare la pratica. Mentre gli scrittori dei testi antichi sono piu’ razionali e veritieri, e sono gli insegnamenti riportati anche qui.
Gli scrittori moderni parlano di ogni sorta di mistero.
Lo YOGA cadde nelle mani di poche persone che lo resero un segreto, invece di lasciare che la luce e la ragione rimanga accessibile a tutti. Fecero in modo di tenere la conoscenza per se stessi.
“In primo luogo non ci sono misteri in quello che insegno. Quel poco che so lo diro’.”
E’ importante esercitare la propria ragione e giudizio, fondamentale e’ praticare seriamente per vedere cosa succede o non succede.
Proprio come l’approccio per qualsiasi scienza, esattamente nello stesso modo dovremmo impegnarci in questi studi.
“Non ci sono ne’ misteri ne’ pericoli. Finora e’ tutto vero.”
Ma ogni tentativo di mistificare queste cose e’ pero’ un grave errore.
Prima di procedere oltre e’ necessario comprendere la filosofia SANKHYA sul quale il RAJA YOGA e’ fondato.
Secondo la filosofia SANKHYA, la genesi della percezione è la seguente:
“Gli attaccamenti verso gli oggetti esterni sono trasportati da strumenti esterni ai rispettivi centri cerebrali o organi. Quando risulta una percezione, gli organi la trasportano alla mente, e dalla mente vanno alle determinante facoltà, da qui vengono ricevuti dal Purusha (l’anima). Poi l’ordine viene mandato indietro da dove e’ venuto fino ai centri motori per fare il necessario.”
Tranne l’eccezione del PURUSHA (anima) tutto il resto sono elementi puramente materiali, anche la mente è materia ma molto più sottile rispetto agli strumenti esterni.
La materia di cui la mente è composta va anche essa a formare una materia sottile chiamata Tanmatra. Ma gli strumenti diventano grossolani e creano la materia esterna.
Questa è in breve la psicologia del SANKHYA.
Cosi che tra l’intelletto e la materia grossolana esterna c’è solo una differenza di livello. Il Purusha è l’unica cosa che è immateriale.
La mente è uno strumento, per così dire, nelle mani dell’anima, attraverso cui l’anima cattura oggetti esterni.
La mente è in continua evoluzione e vacillante, e può, se perfezionata, o direttamente collegarsi a diversi organi, o ad uno solo o a nessuno.
Ad esempio, se ascoltiamo il suono di un orologio con grande attenzione, potremmo non vedere nulla con gli occhi anche se questi sono aperti, mostrando cosi’ che la mente non è stata influenzata all’organo della vista, mentre era coinvolta totalmente dall’organo dell’udito.
Ma la mente perfezionata può essere collegata a tutti gli organi contemporaneamente o a uno o a nessuno. Essa ha il potere riflessivo di guardare indietro nelle proprie profondità. Questo potere riflessivo è ciò che lo YOGI vuole raggiungere, concentrando il potere della mente, e concentrandosi verso l’interno, egli cerca di sapere cosa sta accadendo dentro.
I moderni fisiologi ci dicono che gli occhi non sono l’organo di visione, ma che l’organo è in uno dei centri nervosi del cervello, e la stessa cosa vale con tutti i sensi. Ci dicono anche che questi centri sono formati dello stesso materiale del cervello.
I SANKHYA ci dicono la stessa cosa.
“Lo Yogi si propone di raggiungere il piu’ alto stato di percezione in cui si possono percepire tutti i diversi stati mentali.”
Si può percepire come la sensazione viaggia, come la mente riceve, come andra’ a determinare, e cosa dara’ al Purusha.
Come ogni scienza richiede una determinata preparazione e un proprio metodo, il quale deve essere seguito prima che possa essere compreso, così è pure per il RAJA YOGA.
Alcuni regole per quanto riguarda il cibo sono necessarie, dobbiamo mangiare quel cibo che porta la mente ad essere più pura. Consumare cibi piu’ Sattwici. E’ fondamentale quindi, prenderci piu’ cura di cosa e come ci nutriamo.
Uno YOGI deve evitare i due estremi del lusso e austerità. Egli non deve digiunare, né torturare il suo corpo. Colui che lo fa’, dice la GITA, non può essere uno YOGI:
“Colui che e’ troppo veloce, colui che sta molto sveglio o chi dorme troppo, colui che lavora troppo o chi non fa alcun lavoro, nessuno di questi può essere uno YOGI.” GITA VI, 16.
Tratto dai miei studi sui libri di Swami Vivekananda.
Il PROSSIMO ARTICOLO intitolato “YOGA E IPERTENSIONE – Quinta parte ” uscira’ il 15 di Marzo.
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