Il Kriya Yoga è una tecnica molto avanzata per l’evoluzione spirituale. Questa tecnica è passata di epoca in epoca fino ad arrivare ai giorni nostri. Il Kriya Yoga fa parte dell’antica scienza del Raja Yoga ed è citato sia Patanjali (negli Yoga Sutra), che da Sri Krishna nella Bhagavad Gita. La tecnica del Kriya Yoga può essere rivelata solo agli iniziati, ma la sue essenza è ben descritta da Swami Kriyananda e Paramhansa Yogananda nelle loro biografie.
Storia del Kriya Yoga
Nell’anno 203 A. D. il ragazzo Nagaraj nacque in quella che oggi è la città portuale di Porto Novo, sulla costa orientale dell’India. Mentre era ancora giovane, fu rapito da un Pathan e portato a nord da Dacca. Più tardi fu liberato e migrò a Benares dove brillò come studioso sanscrito di grande importanza.
Scontento di questo primo successo e destinato a una fine più grande, salpò in barca verso il potente santuario di Katarigama, sulla costa meridionale di Lanka. Per 18 mesi si immerse nella meditazione dove, con il suo astuto intelletto, analizzò i diversi sistemi filosofici. Traendo ispirazione dal grande Siddha of Science, Boganathar, fu in grado di apprezzare e comprendere il pieno significato del Siddhantha Yoga e Soruba Samadhi e accettò la sfida di raggiungere questo obiettivo mistico supremo.
Seguendo la chiamata interiore, ha vagato in tutto il sud dell’India. Il suo destino si sviluppò e fu iniziato ai misteri dello Yoga Kundalini dal grande Tamil Siddha, Agastya Maharishi a Courtrallam.
Ben presto Babaji si ritirò in una solitaria grotta dell’Himalaya, dove rimase per anni assorbito nell’intensa sadhana yogica per superare i limiti della morte. Babaji ha promesso alla sua amata sorella Mataji, su sua richiesta, che avrebbe ritardato la sua ascensione e rimanere in questa ottava per mille anni per aiutare a mantenere l’equilibrio per le anime di luce ancora in evoluzione. In questo modo, è in grado di manifestare il corpo fisico a volontà.
L’immortale Babaji ha dato il proprio contributo al nucleo dato dal saggio Agastya, ribattezzato “Kriya”, e ha mantenuto la sua forma attraverso i secoli toccando molti, parlando a pochi e materializzandosi per dare il darshan al sui santi scelti. Per secoli ha lavorato dietro le quinte come fonte di ispirazione e guida per i Maestri Kriya come Adi Shankara, Kabir Das, Lahiri Mahasaya, Sri Yukteswar, Paramahansa Yogananda, Shri Mahashaktiananda e molti altri.
Così Egli è il culmine della tradizione diciottesima Tamil Yoga Siddhas, che include Thirumoolar, Ramadevar, Kumbamuni, Konkanavar, Sattamuni, Karoovurar, Sundaranandar, Valmiki, NandiDevar, Paambati, Boganathar, Macchamuni Patanjali, Dhanvanthri, Goraknath, Kudambai, Idaikadar e Kamala Muni .
Il Kriya Yoga, il più antico sistema di Yoga, è stato praticato come parte del Shiva Yoga Siddhantham attraverso i secoli, immemorabile. È stato rianimato da Kriya Babaji intorno al 1794. Il Kriya Yoga è un percorso di cinque volte di Kriya Hatha Yogum, Kriya Vasi Yogum (pranayam), Kriya Dhyana Yogum (meditazione), Kriya Mantra Yogum e Kriya Bhakti Yogum (lo Yoga dell’Amore e della Devozione ). È il percorso di Kriya Mulaguru Babaji Nagaraj. Il Guru nell’Ordine del Kriya Yoga è Sathguru Kriya Babaji; l’incarnazione del Signore Vishnu si manifestò anche come Signore Krishna.
Il Kriya è indicato come misticismo scientifico.
Non è una religione, ma un modo di vivere integrale, che conduce a uno sviluppo a tutto tondo: mistico, mentale e fisico.
Jnana significa conoscenza, mistica e materiale, nella filosofia yogica. La prospettiva corretta e lo sfondo mentale sono essenziali per il progresso, altrimenti i preziosi insegnamenti del Kriya Yogi andranno sprecati e non germoglieranno come semi seminati in terra sterile. L’aiuola deve essere lavorata e preparata per produrre i meravigliosi fiori del Kriya. Quindi l’aspirante deve passare attraverso lo stadio preliminare di essere esaminato, studiato e addestrato dal Guru prima di essere accettato per l’Iniziazione al Kriya.
OM KRIYA BABAJI NAMA AUM
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