Fuori dall’India, molto più di quanto si pensi, lo Yoga è associato principalmente con la pratica delle Asana (posture).
Ma lo yoga non è una disciplina sportiva, non è solo un’insieme di posture e posizioni per migliorare il proprio aspetto fisico. Quando ci si chiede cos’è lo Yoga, bisogna andare più a fondo, perché questa è una pratica che coniuga una disciplina per il corpo, per l’anima e la mente. Un’insieme di abitudini, una filosofia profonda che può aiutarci a vivere meglio.
Questa disciplina che sussiste da milioni di anni, proprio per la sua conformazione e filosofia alla base, si è diffusa in occidente, in un modo più profondo rispetto a tante altre pratiche orientali.
Sono sempre più infatti coloro che vogliono comprendere realmente cos’è lo Yoga, e non solo come riuscire a eseguire la pratica delle Asana. Oggi, sta crescendo il numero di persone che vede questa disciplina come parte integrante della vita, e non solo come mera attività sportiva.
Lo Yoga, dunque è anche molto altro e ci sono millenni di tradizioni, libri, e decine di modi differenti per praticarlo, e infine la sua storia ci suggerisce innumerevoli cose da sapere e regole da rispettare.
Lo Yoga, infatti, è una delle sei scuole di filosofia indiana sulla meditazione sviluppata come percorso di conoscenza per il raggiungimento del sé e della liberazione.
Per comprendere a fondo questa disciplina è necessario consultare i testi fondamentali alla base dello Yoga: Upanishad, Bhagavad Gita, Il Sutra Yoga di Patanjali, e l’Hatha Yoga Pradipika di Swami Swatmarama.
Cos’è lo Yoga? Cenni storici
Gli studiosi della storia e delle tradizioni orientali e indiane sono concordi nell’affermare che le prime testimonianze sullo Yoga, possono essere rintracciate addirittura al 5000 avanti cristo in India. Quest’affermazione è stata effettuata in merito al ritrovamento di alcune raffigurazioni su tavolette, sigilli e monete risalenti a questo specifico periodo.
All’inizio sicuramente gli insegnamenti e la filosofia dello yoga è stata tramandata principalmente in forma orale, e questa avveniva con un passaggio da maestro a discepolo. Questa è stata la pratica inizialmente, almeno sino a quando non si è “deciso” di affidarsi alla forma scritta, e di tramandare la filosofia legata allo yoga attraverso dei testi specifici.
I primi testi dedicati allo Yoga, sono in grado di farci comprendere come questa pratica sin dall’inizio è stata pensata come una serie, un’insieme di tecniche di meditazione, necessarie per raggiungere la realtà ultima e il controllo dei sensi.
Oggi ci sono tantissime declinazioni dello Yoga alcune sono state occidentalizzate, altre rese più vicine allo sport che alla spiritualità. Ma se si vuole scoprire la vera forza della disciplina allora bisogna rifarsi alle sue origini e ai primi testi che testimoniano la conduzione di questa pratica.
Le prime prove scritte che gettano le basi della disciplina sono rintracciabili nelle scritture vediche, esattamente negli Upanishad, questi sono poemi mistici e filosofici scritti in sanscrito e che cercano di esplorare e comprendere la natura dell’anima.
In questi testi, risalenti al 3000 avanti cristo, è possibile così trovare i primi insegnamenti sullo yoga. Anche nella Bhagavad Gita è possibile rintracciare spesso la parola Yoga, e veniva delineata come una condotta di vita che può guidare verso la liberazione.
Storia dello Yoga: le scritture della filosofia indiana
Le Upanishad sono una parte dei Veda e formano le scritture indù che discutono la filosofia, la meditazione, e la natura di Dio nello yoga. E ‘affiliata con quattro Veda: Rigveda, Yajurveda, Samaveda, e Atharvaveda.
1 – Rigveda è una raccolta di inni vedici in Sanskrito dedicato alla divinità Rigvedic.
2 – Yajurveda contiene i formulari necessari per eseguire i rituali del periodo vedico. I commenti aggiunti da Brahmana e Shrautasutra, aumentano le informazioni sui dettagli della loro performance.
3 – Samaveda consiste principalmente di inni cantati dai sacerdoti Udgatar.
4 – Atharvavedais e’ composto principalmente da due gruppi di Rishi conosciuti come Bhrigus e Anigirasas, secondo la tradizione.
La Bhagavad Gita invece, che viene tradotto come “Canzone del Signore,” si rompe in quattro rami dello Yoga: Karma Yoga, Yoga Jhana, Bhaki Yoga, e Dhyana Yoga. Karma Yoga è lo Yoga della azione nel mondo. Jhana Yoga è lo Yoga della saggezza e sforzo intellettuale, mentre lo Yoga della devozione a Dio è il Bhaki Yoga. Per ultimo, Dhyana Yoga che è lo Yoga della meditazione.
Yoga Sutra: Un Testo fondamentale per conoscere la storia dello Yoga
Un’altro testo considerato di fondamentale importanza e’ lo Yoga Sutra di Patanjali, che è un libro composto di 4 capitoli con un totale di 196 aforismi, scritto si pensa attorno al periodo che va dal 200 aC e il 300 aC. In questo libro sono inclusi gli otto limbi della pratica Yogica ovvero Yama, Niyama, Asana, Pranayama, Pratyahara, Dharana, Dhyana e Samadhi.
1 – Yama, le cinque “astensioni,” si riferiscono alla violenza, la menzogna, il furto, sesso, e possedimenti.
2 – Niyama, le cinque “osservanze,” si riferisce alla purezza, contentezza, austerità, lo studio, e la resa a Dio.
3 – Asana, anticamente era in riferimento solo alle posizioni sedute utilizzate per la meditazione. Attraverso la crescita e lo sviluppo dell’ Hatha Yoga, con la parola Asana vennero identificate tutte le altre posizioni.
4 – Pranayama, o “Life Force Control”, è il controllo del Prana, forza vitale o energia vitale.
5 – Pratyahara, o “astrazioni”, è l’inversione degli organi di senso.
6 – Dharana, o “concentrazione”, ovvero l’attenzione su un singolo oggetto per lungo tempo.
7 – Dhyana, o “meditazione”, è intensa la contemplazione della vera natura della realtà.
8 – Samadhi, o “liberazione”, è lo stato di super coscienza.
Il testo storico che parla di piu’ delle tecniche basiche dello Yoga e’ l’ Hatha Yoga Pradipika. Questo testo contiene informazioni sulle Asana, sulle tecniche di Pranayana, sul funzionamento dei Chakra, sull’enegia Kundalini, i Kriyas o Shatkarmas, i Nadi, le Mudras, e molti altri argomenti. In Occidente, l’Hatha Yoga è diventato molto popolare come un regime di esercizio fisico ma a volte separato del suo scopo originale.
Yoga: la trasformazione nella pratica odierna
Per la maggior parte del tempo, da quando questa disciplina e filosofia di vita è stata pensata e tramandata, si è basata principalmente sulla meditazione e su posizioni statiche che permettessero di meditare meglio. La maggior parte delle posizioni iniziali erano una declinazione di quella del loto.
Nel tempo però, specie in epoca moderna, questa disciplina si è arricchita, infatti oggi sappiamo bene che esistono innumerevoli asana, e questi sono stati introdotti da tre indiani all’inizio del XX secolo.
Infatti, è stato proprio per merito loro e per il focalizzarsi maggiormente sugli aspetti fisici dello yoga oltre che su quelli meditativi, che la pratica si è diffusa nel resto del mondo.
Nello specifico negli scritti di Swami Kuvalayananda è possibile trovare tutti i benefici che questa disciplina è in grado di apportare alla salute, se praticata con costanza.
Invece, gli altri due autori Swami Sivananda e Krishnamacharya, invece, sono stati i veri e propri pionieri della pratica come la conosciamo oggi. Infatti, entrambi gli autori si concentrarono nello sviluppo di un ampio sistema di Asana e di tecniche di pranayama in grado di portare enormi benefici al corpo e all’organismo.
Nello specifico,Krishamacharya, che è spesso definito come il padre dello yoga, ha istruito sotto la sua filosofia altri tre discepoli che poi hanno permesso la diffusione occidentale di questa pratica. I suoi tre discepoli sono stati:
Pattabhi Jois che ha dato vita all’Ashtanga Yoga.
IB.K.S Iyengar che insieme a Indra Devi, ha creato uno stile caratterizzato da un’attenzione particolare all’impiego di sostegni e attraverso lo studio degli allenamenti, questa disciplina è conosciuta come Iyengar Yoga.
Grazie a questi insegnanti e guru, oggi anche noi occidentali possiamo vedere lo yoga come un punto di riferimento sia per la nostra salute fisica, sia per la sua influenza sulla mente, sul rilassamento ma sopratutto su una filosofia di vita che migliora la qualità della stessa.
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