ipertensione e yoga
Yoga Terapeutico

YOGA E IPERTENSIONE. Prima Parte

L’ipertensione è una delle tante malattie psicosomatiche e può essere trattata attraverso una combinazione di yoga e medicina tradizionale. Utile è rendersi consapevoli dei fattori e attitudini nella nostra vita che causano l’aumento della pressione del sangue.

L’ipertensione è quasi senza sintomi all’inizio (soprattutto senza dolore), e si tende a ignorarla fino a che non subentrano complicazioni.

Tutti siamo d’accordo che la prevenzione è meglio che la cura, ad ogni modo pochi di noi sanno come prevenire malattie o cosa fare quando sorgono perché siamo per sfortuna disinformati o mal informati.

Ad esempio ci sono molte incomprensioni riguardo lo yoga. Ma la tragedia è che anche quando sappiamo, l’uomo non agisce. Yoga provvede a trovare un percorso per la cura all’alta pressione, ma deve essere il soggetto a voler e dover affrontare il trattamento per ristabilire la salute.

Con l’incrementare della conoscenza del corpo, il suo sistema di energie, la mente, l’anima, e la relazione tra loro, possiamo imparare a vivere più armoniosamente.

Molte persone sono malate perché’ non sanno del loro corpo e della loro mente, non sanno di cosa hanno bisogno e come mantenerle in buona funzione.

Yoga è creato per mantenere questa salute fisico-mentale al massimo della condizione per tutta la durata della vita, così che possa essere gioiosa, libera e vissuta a pieno.

Questa è la vera guarigione che completa il compito del dottore (dal latino docere: insegnare) che innalza il paziente verso l’unione con la sua più alta coscienza.

IL SISTEMA CIRCOLATORIO

Vediamo in breve come funziona l’azione del cuore e del sistema circolatorio, nella speranza che possa bastare per sviluppare una sufficiente consapevolezza di cosa in realtà succede all’interno del nostro corpo.

Una visualizzazione di queste funzioni interne è essenziale per ottenere una buona salute e per il successo di una buona pratica yogica.

Yoga è un sistema scientifico di auto-scoperta, auto-mantenimento e di auto-cura.

La fisiologia del sistema circolatorio è molto complessa. Questo sistema nutre ogni singola cellula del corpo, portando fluidi vitali contenenti ossigeno e nutrienti.

Non è importante comprendere in realtà tutte le complessità del sistema, quello che conta è avere in mente l’immagine di questi meccanismi che trasportano il sangue attraverso il corpo che, quando non bilanciati, causano l’ipertensione. Così si sarà più pronti per manipolare il proprio corpo e indurre la guarigione.

Il sistema circolatorio è composto dal cuore, vasi sanguigni, e sangue.

Il cuore è come il tronco di un albero. Dal Suo punto centrale nascono i rami che s’inoltrano per tutto il corpo, ognuno diventa sempre più piccolo fino a che non diventano così minuti da terminare nelle cellule che compongono ogni singolo organo. Poi da li crescono larghe di nuovo seguendo la stessa struttura di prima ma questa volta dirette in dietro verso il cuore.

In questo modo abbiamo come due alberi che partono dalla stessa radice , ognuno che fa ombra all’altro.

Questo è il sistema vitale che il corpo utilizza per vivere, per nutrire le cellule, le unità basiche degli organi, per rimuovere gli scarti e le impurità che si sono formate.

Se una parte del corpo non dovesse ricevere ossigeno per qualche ragione, morirebbe. Quindi è essenziale che il sistema circolatorio sia mantenuto nel migliore dei modi. In caso di disturbi o malfunzionamenti che interferiscono con l’armonia del sistema circolatorio si può incorrere in una serie malattie. Questo succede anche nel caso dell’ipertensione, quando la restrizione di vene e capillari impedisce una’adeguata ossigenazione degli organi.

SANGUE

Il sangue è un liquido molto complesso. É vivo con cellule che fluttuano in questa sostanza che è prevalentemente acqua. É circa 8% del peso corporeo in un adulto e di solito ha un volume di 5-6 litri.

Il sangue è composto di:

  • PLASMA: è il fluido che trasporta le cellule. É al 90% acqua e contiene sostanze solide (come ad esempio proteine), ormoni, anticorpi, enzimi ma anche materiali di scarto, sali e gas di respirazione;
  • CELLULE: ci sono 2 gruppi di cellule, quelle rosse che trasportano ossigeno e quelle bianche importanti per la difesa contro organismi, allergie, e infezioni acute o croniche. Attaccano materiali che riescono a passare attraverso il primo sistema di difesa del corpo. Ci sono anche le piastrine che aiutano a rimarginare le ferite.

Il sangue fluisce attraverso i vasi sanguigni sotto pressione: questa è la pressione sanguigna. Questa pressione può salire per i seguenti meccanismi:

  • USCITA CARDIACA: il cuore pompa sangue dentro le arterie le quali sono elastiche ed esercitano un po’ di resistenza al flusso. La quantità di sangue immesso nei vasi determina la pressione nei vasi;
  • RESISTENZA PERIFERICA: il livello di resistenza incontrata dal sangue pompato quando incontra vasi sanguigni più piccoli verso le estremità del corpo. Se questi vasi sono otturati ci sarà più resistenza che se fossero stati aperti. Questo è la fondamentale causa d’ipertensione;
  • VISCOSITÀ DEL SANGUE: un sangue denso è più difficile da pompare. Questo significa che aumenta la pressione sanguigna;
  • QUANTITÀ DEL SANGUE: una maggiore quantità del sangue in un sistema chiuso di vasi sanguigni aumenta la pressione. L’aumento di questa pressione aumenta anche la tensione delle pareti dei vasi sanguigni e un eccesso di questa pressione causa l’ipertensione.

VASI SANGUIGNI

Questi sono i vasi in cui convoglia il sangue spinto dal cuore e poi riportato di nuovo indietro. Il flusso è organizzato affinché ogni organo, non importa quanto lontano sia dal cuore, possa ricevere la sua parte. Altrimenti gli organi più vicini riceverebbero il sangue migliore e il più puro e poi lo contaminerebbe prima di mandarlo nelle parti più lontane. Ma il corpo, così facendo, non funzionerebbe al massimo della sua efficienza. I vasi sanguigni sono chiamati: ARTERIE, VENE e CAPILLARI.

  • ARTERIE: sono elastiche o muscolose, strutture tubolari di tre tipi:
    1. ARTERIE ELASTICHE: sono i vasi più larghi vicino al cuore. Si possono espandere quando il cuore si contrae per via della loro capacità elastica. Il miglior esempio di un’arteria elastica è l’aorta, la più grande arteria del corpo, che esce direttamente dal cuore;
    2. ARTERIE MUSCOLARI: sono le arterie che portano agli organi. A un certo punto le arterie elastiche, che gradualmente sono diventate più piccole, perdono l’elasticità e diventano muscolari. Più lo diventano e più la loro capacità di trasporto passa sotto il controllo del sistema nervoso;
    3. ARTERIOLES: sono vasi muscolari più piccoli che regolano il flusso del sangue dentro il sistema capillare negli organi. Questi vasi hanno la capacità di chiudere il flusso, se necessario, così da dirigere il sangue in zone dove cè più bisogno. E’ qui che il sangue incontra la zona periferica di maggior resistenza. Le arterie hanno un battito che può essere facilmente sentito; la più conosciuta è sul polso verso il lato del pollice. Il battito medio in un adulto è, di norma, di 60-90 volte per minuto. Con l’età, o con un prematuro irrigidimento delle arterie, le pareti possono perdere la loro capacita di stretching e aumentare la pressione dentro i vasi.
  • CAPILLARI: sono i più piccoli vasi sanguigni. Hanno le pareti molto sottili, composti da una sola cellula, cosicché l’ossigeno e sangue può essere diffuso nelle cellule circostanti e gli scarti possono essere eliminati;
  • VENE: i capillari si uniscono per formare venules (piccole vene) che portano il sangue indietro nelle vene più grandi e poi fino al cuore. Queste vene più larghe hanno valvole lungo la loro lunghezza per prevenire al sangue di fluire nel senso contrario, ad eccezione delle larghe vene che prendono direttamente dal cuore, che non hanno valvole (sono chiamate anche vena cava superiore e vena cava inferiore).

FLUSSO DEL SANGUE.

C’è molto lavoro per far viaggiare il sangue lungo tutto il corpo, diversi meccanismi sono indispensabili:

  • La forza di gravità: che aiuta il sangue a fluire dalla testa ai piedi;
  • Pompa respiratoria: che spinge il sangue su nella cassa toracica;
  • Pompa dei muscoli: la contrazione dei muscoli nelle gambe e del corpo che serve per spingere il sangue su fino al cuore;
  • Pompa cardiaca: la pressione causata dalla spinta del sangue fuori dal cuore che contribuisce al ritorno perché appunto il sistema è chiuso;
  • Back pressure: sulle valvole nelle vene che causa la chiusura così il sangue fluisce solo in direzione del cuore;
  • Quantità del sangue e tono dei vasi sanguigni sono importanti. Il tono è la capacità di costrizione e dilatazione delle piccole vene: se sono troppo dilatate, il sangue scende in fondo al corpo facendolo mancare al cervello, e così si sviene. Quando una persona sviene, cade, permettendo al corpo di far correre di nuovo un maggio flusso di sangue nel cervello, riossigenandolo per un più veloce ricovero.

SISTEMA DEI VASI

Ci sono due maggiori sistemi di vasi sanguigni nel corpo. Uno è chiamata circolazione sistemica la quale nutre tutto il corpo e prende ossigeno dai polmoni. L’altra è chiamata circolazione polmonare che nutre i polmoni e che porta il sangue de-ossigenato verso i polmoni per la re-ossigenazione.

IL CUORE

Secondo lo Yoga il cuore non è solo il centro del sistema circolatorio ma anche il centro della compassione.

É la manifestazione fisica del centro psichico chiamato Anahata Chakra, il sottile cuore del nostro essere.

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In contrasto con lo Yoga, il quale insegna la scienza della mente, la moderna medicina sta ancora cercando la mente e crede che risieda nel cervello. Ad ogni modo gli antichi yogi e i rishi (saggi) localizzarono la mente nel cuore. Questo è il posto del JIVATMA, la Coscienza.

Nel punto fisico del cuore chiamato sinus node, parte l’impulso, la scintilla di energia che dà l’inizio alla contrazione del cuore e ne coordina l’attività.

Questo posto corrisponde a quello descritto dalle antiche scritture dove risiede il JIVATMA (poco sulla dx dal centro del corpo). Non c’è ancora una teoria scientifica che sappia rispondere al meccanismo del “sinus node”, rimane un enigma ancora da risolvere.

A livello fisico il cuore è composto principalmente da muscoli. Questi muscoli sono dentro membrane che lubrificano i movimenti su entrambi i lati. Il muscolo del cuore è in realtà due pompe in una. Ed è diviso a metà da una parete, ogni metà è completamente separata l’una dall’altra.

La parte destra riceve sangue de-ossigenato dal corpo e lo manda hai polmoni.

Il lato sinistro riceve sangue re-ossigenato e lo manda al corpo.

Entrambe le parti sono di nuovo divise in due. Quelle superiori di ogni lato sono chiamate l’atrio di destra e di sinistra. Al di sotto ci sono I ventricoli di destra e di sinistra.

Il cuore opera attraverso queste 4 camere e crea un sistema bifasico. C’é una contrazione attiva chiamata SISTOLE e una passiva chiamata DIASTOLE.

Queste due metà consistono in un battito di cuore. Ci sono dai 60 ai 90 battiti per minuto.

Il sinus node o pacemaker ad ogni modo, il quale inizia il battito del cuore, batte a un ritmo più veloce e manda energia sufficiente che permette ad ogni altra cellula del cuore di contrarsi simultaneamente. In questo modo il sinus node fa battere il cuore all’unisono e lo fa funzionare perfettamente. Il cervello e le sue connessioni con il cuore regola solo la velocità e lo coordina con le esigenze del corpo. Il cuore è il più incredibile organo, sembra avere una sua vita personale, risiede nel centro del corpo, batte costantemente, bilanciato, senza interruzione.

Il ciclo del cuore è diviso in due fasi. La fase attiva è chiamata sistole, (pressione sanguigna sistole), durante questa fase il cuore si contrae e aumenta la pressione sanguigna. L’altra fase, passiva, chiamata diastole, è quando la pressione del sangue all’interno dei vasi sanguigni è al minimo e rappresenta la pressione che c’è a livello di base. Questa tensione di base esiste dentro i vasi sanguigni quando il cuore non è contratto; è il più importante dei due valori perché rappresenta lo stato del sistema nervoso autonomo. Questo sistema è responsabile per il mantenimento del tono dei vasi sanguigni.

L’azione del cuore che pompa è chiamato sistole, dopo ogni contrazione il cuore si svuota e il sangue si muove nelle arterie, le quali spingono il resto del cuore nei vasi sanguigni. La fase di rilassamento inizia. Durante questa fase il sangue non può tornare indietro per via di valvole lungo il percorso che permettono il flusso in una sola direzione. Durante il periodo di diastole le camere del cuore alte si riempiono nuovamente, quando sono piene si contraggono, mandando il sangue nelle camere sottostanti: i ventricoli. Quando i ventricoli sono pieni il muscolo si contrae spingendo il sangue fuori. Questo “stretchia” le pareti delle arterie.

Tratto dai miei studi sui libri della Bihar School

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