La Pratica delle AsanaVideo Asana

SHIRSHASANA

SHIRSHASANA

Alcuni degli effetti:

Perché la postura abbia degli effetti bisogna rimanervi per almeno CINQUE minuti; la respirazione lenta produce una grande calma organica e il ritmo cardiaco è regolare.

Il cervello non soffre per un afflusso di sangue indesiderabile perché è troppo ben protetto.

I grandi vasi sanguigni cerebrali sono disposti in superficie, si dividono in piccole arterie, poi in arteriole che penetrano verticalmente nella sostanza grigia e più lentamente nella sostanza bianca.

La pressione arteriosa è così ripartita in un fascio molto ramificato e non può salire. Le arterie cerebrali hanno tendenza a sclerotizzarsi e si induriscono con l’età. Adattandosi a un flusso sanguigno trasportato con una gravità differente, esse utilizzano più a lungo la loro funzione di elasticità. Il massimo vantaggio è prodotto dalla pratica dei bandha.

A riposo, il 75% della massa sanguigna viene trattenuta nelle viscere addominali e nelle vene delle gambe. Le posizioni in piedi, sedute o capovolte drenano i tessuti, ma l’utilizzo dei bandha agisce più profondamente: il diaframma rimescola l’interno del tronco come un grande pistone, pressione e distensione si succedono massaggiando gli organi e i vasi, tutta la massa sanguigna viene messa in circolazione in modo armonioso poiché non vi è né congestione, né aumento della pressione arteriosa.

La muscolatura del perineo, base del tronco viene rinforzata.

Si è parlato degli effetti secondari come la scomparsa delle rughe e dei capelli bianchi, inoltre il mantenimento prolungato di questa Asana porta al miglioramento di molte malattie… ovviamente se praticata a lungo e regolarmente.

Shirshasana da sola racchiude molti dei benefici raggiungibili attraverso la pratica di molte Asana.

Tra i tanti, il miglioramento della vista, la revitalizzazione dello scalpo, la purificazione dei vasi sanguigni, il miglioramento e mantenimento della memoria, tosse, raffreddore, molte varietà di disordini all’uretra, ecc…

Questa Asana dovrebbe essere fatta gradualmente mantenendola il più possibile finché resta comoda, aumentando di poco a poco i tempi (senza utilizzare il supporto del muro), seguendo una dieta bilanciata ed evitando sostanze intossicanti (compresi alcuni farmaci).

Il cervello in questa posizione è al di sotto del livello del cuore. La ghiandola pituitaria, la tiroide, paratiroide e ghiandola pineale sono stimolate dal flusso sanguigno. In Shirshasana gran parte del corpo rimane al di sopra del cuore e questo fa si che, da un lato, avvenga un maggiore pompaggio del cuore per permettere al sangue di rifornire la regione – in questo caso – al di sopra del cuore contro la forza di gravità.

Normalmente infatti al cuore è richiesto di pompare contro la forza di gravità per rifornire la piccola porzione di corpo al di sopra del cuore (testa). Dall’altra parte Shirshasana permette una maggiore efficienza e passivo ritorno del sangue al cuore sotto l‘influenza della gravità dalla parte bassa del corpo, nella quale, ordinariamente tende a stagnare a meno che non venga aiutata con l’attività muscolare.

Questa buona quantità di sangue, che e’ di ritorno al cuore nella posizione capovolta, aiuta anche i muscoli del cuore che sono stimolati in una contrazione più forte. Tutto questo risulta in un miglioramento della sistole, contrazione del cuore, inoltre migliora il drenaggio e comporta un aumento della quantità di sangue che permette una maggiore essudazione di nutrienti contenti linfa nei fluidi extra-vascolari ed extra-cellulari dei capillari.

In questo modo una quantità maggiore di nutrienti ed ossigeno vengono forniti ai tessuti e le varie parti del corpo situate nella parte al di sotto del cuore, ovvero la testa.

Savasana deve immediatamente seguire Shirshasana.

Nel video Michele Morbidelli 30 minuti in Shirshasana.

 

 

 

 

 

 

 

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